AMBIENTE

EMISSIONI IN ATMOSFERA: ANALISI AUTOCONTROLLO

Ai sensi del D.Lgs. 152/06 i gestori degli stabilimenti produttivi in cui sono presenti impianti o sono effettuate attività che producono emissioni devono ottenere l’autorizzazione all’esercizio delle emissioni in atmosfera.

 L’autorizzazione stabilisce, tra le altre cose:

  • la periodicità con la quale le aziende devono effettuare e comunicare l’esito dei controlli analitici (generalmente annuale)
  • la tipologia di inquinante da determinare e i suoi valori limite
  • le modalità di campionamento e analisi

Ogni emissione deve essere numerata e identificata univocamente con scritta indelebile del numero di emissione e del diametro del camino sul relativo manufatto in prossimità del punto di prelievo.                          L’altezza delle bocche dei camini deve essere superiore di almeno 1 m rispetto al colmo dei tetti, dei parapetti e di qualunque altro ostacolo o struttura distante meno di 10 m e, inoltre, deve trovarsi a una quota non inferiore a quella del filo superiore dell’apertura più alta dei locali abitati, situati a distanza compresa tra 10 e 50 m (D.Lgs. n. 152/06 parte V, Allegato IX Impianti termici civili, Parte II requisiti tecnici e costruttivi, punti 2.9. e 2.10).

Il riferimento vigente per l’individuazione delle sezioni e dei siti di misurazione in ambito comunitario è costituito dalla norma UNI EN 15259 che definisce criteri generali, sono fatte salve ulteriori specifiche riportate nei metodi UNI EN per i singoli parametri analitici, che vanno a sommarsi ai requisiti generali.

Alla base di tutto c’è il principio che il punto di misura (o prelievo) deve consentire il campionamento e l’esecuzione di misure in una sezione rappresentativa del camino.

I punti di prelievo devono essere collocati in tratti rettilinei di condotto a sezione regolare (circolare o rettangolare), preferibilmente verticali, lontano da ostacoli, curve o qualsiasi discontinuità che possa determinare un cambio di direzione del flusso. Per garantire la condizione di stazionarietà necessaria all’esecuzione delle misure e campionamenti, la collocazione del punto di prelievo deve garantire il rispetto delle condizioni indicate dalle norme tecniche di riferimento (UNI EN ISO 16911, UNI EN 15259 al punto 6.2.1), ovvero il bocchello deve essere posizionato almeno 5 diametri idraulici a valle e almeno 2 diametri idraulici a monte di qualsiasi discontinuità.

Ricerca di fibre aerodisperse e campioni massivi di AMIANTO

Il GRUPPO ATIS è un  laboratorio qualificato dal Ministero della Salute per l’analisi sull’amianto. In particolare esegue:

  • Presenza/Assenza su tutte le matrici (coperture, pannelli, coibentazioni, terreni, rifiuti, acque) in microscopia ottica
  • Quantificazione delle fibre respirabili aerodisperse in Microscopia Ottica (D.M. 06/09/1994 Allegato 2A)

Altri possibili campi di applicazione:

  • Determinazioni granulometriche e studio morfologico analitico di particolato aerodisperso.
  • Analisi microstrutturale e caratterizzazione chimica mediante microanalisi EDS di rocce e materiali lapidei, intonaci, stucchi e malte, fibre tessili e polimeriche,

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